Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Tieste
Virtualités dramatiques d’un banquet effroyable: Thyeste dans la tragédie romaine
L’A. si concentra sulla tradizione tragica latina, in particolare sui frammenti dell’Atreus di Accio e sul THS di S.: entrambe le opere, simili per struttura e sviluppo, fanno del banchetto il reale soggetto tragico del dramma. In Accio il banchetto è presente in maniera allusiva in tutta la tragedia: nel prologo, nelle parole del messo che narra l’allestimento della cena, nel canto del coro che si stupisce del tuono, nella gioia di Atreo mentre rivela a Tieste la natura del pasto, nel dialogo tra i due fratelli. In S. l’allusione emerge nel prologo di Tantalo e nell’intervento del coro, nelle parole di Atreo che elabora la vendetta, nell’evocazione del messaggero e del coro in forma dialogica, e in maniera visuale grazie a Tieste, quando prende coscienza della natura del festino
Le banquet tragique: le renouvellement du thème dans le Thyeste de Sénèque
Il banchetto messo in scena da S. vede lo scontro frontale Atreo-Tieste e si conclude con la vittoria del primo: Atreo è caratterizzato da una virilità attiva, vincitrice, opposta alla femminilità passiva di Tieste (che non è migliore del fratello ma debole e sofferente); inoltre si possono riconoscere qui le quattro passioni stoiche: l’ira e il piacere nel personaggio di Atreo, la paura e la sofferenza nella figura di Tieste. Si può anche interpretare la tragedia da un punto di vista politico: la capacità del tiranno assoluto di distruggere le vittime trasformandole in esseri sottomessi. Infine l’A. avanza l’ipotesi che S., scoprendo in Tieste il suo “doppio”, cerchi di distaccarsene esorcizzandolo
“Confusion now hath made his masterpiece”: Senecan resonances in Macbeth
Si discute se Shakespeare leggesse le opere di S. in originale; si sono individuati molti echi di TRG nel Macbeth; ulteriori passi paralleli di TRG e Macbeth; attraverso la sua immaginazione poetica, Shakespeare mescola, non sempre consapevolmente, allusioni ed echi di S., Ovidio e della Bibbia, in un processo di espansione
Enticing Tantalus in Seneca’s Thyestes
Esame della descrizione dell’albero, dei frutti e della corrente in THS 152-175 ed analisi intertestuale del passo con riferimenti ad Omero, Saffo ed Ibico tra i greci, alla vicenda di Pomona in Ov. Met. 14, 623-692 tra i latini; Tantalo viene raffigurato come se fosse un amante insaziato; la scena negli inferi anticipa i crimini di Atreo e Tieste.
Vorzeichnung zur Physiognomie des tragischen Oeuvres Senecas
La ricezione di Seneca attraverso TRG in Herder e Schlegel; lo studio filologico di O Regenbogen (1928.29 ); il teatro senecano in Schiller; l’analisi di T.S. Eliot (1927.5 e 1927.19 ) dell’influsso senecano e dello stoicismo su S.; analisi analisi della struttura drammatica di TRG: i prologhi a carattere informativo, i concetti di “Selbstdramatisierung”, di “perverse Aesthetisierung des Unaesthetischen” (cf. Seeck, 1978.77); monologo del re in DPS; analisi delle funzioni del prologo di MED e TRD; uso drammatico della categoria temporale nei canti corali; nei drammi troviamo un’analisi scrupolosa degli uomini della sua età e un’attenzione per l’antropologia dei personaggi della tragedia attica
Seneca tra filosofia e poesia
Non esiste incompatibilità tra Seneca filosofo e drammaturgo, l’uno indica all’uomo come dovrebbe essere, l’altro lo fa agire così com’è; il problema etico rappresenta il filo conduttore dell’opera senecana; si sostiene la rappresentatività delle tragedie senecane: il pubblico, abituato a spettacoli cruenti, poteva assistere a delitti portati sulla scena; apparenti difficoltà di messa in scena potevano essere superate con artifici tecnici a cui allude lo stesso Seneca (PST 88, 2)
La voce dell’inconscio (Sen. Thy. 920-969)
Commento linguistico, stilistico ed esegetico a THS 920-969 (monodia di Tieste, in cui il personaggio, ebbro di vino, si lascia andare in un canto festoso ma pieno di oscuri presagi). L’A. sottolinea la conflittualità psichica del momento, accentuata dal metro anapestico
Seneca e le ragioni del palcoscenico
Studio sulla rappresentabilità di TRG; il pubblico è presente implicitamente in TRG.; analisi degli elementi drammaturgicamente rilevanti di TRG: personaggi, coro, temi; esame delle difficoltà sceniche e dei problemi di coerenza di TRG; problema della rappresentazione dei tirann; elementi ironici nel teatro di S.
Il cibo del potere: il mito dei Pelopidi e il “Tieste” di Seneca
esame di THS alla luce del tema del banchetto: prevaricazione dell’homo necans nei confronti dell’homo edens e rovesciamento del banchetto; presenza di un codice alimentare trasgressivo al centro del mito della famiglia degli Atridi; cena tiestea paidofagica come fenomenizzazione mitopoietica dell’autodistruttività del potere; omologia tra l’ombra di Tieste in GMM e l’ombra di Tantalo in THS (proiezione lungo l’intero asse del genus del “peccato originale”), ma anche opposizione (nella patologia alimentare); novità del trattamento senecano di Tieste (cf. la rhesis ai vv. 446-470, con esaltazione del “privato” e del cibo frugale): rivitalizzazione della metafora alimentare ad inserire la semiotica del dramma in un quadro dietologico in rapporto non più con il paradigma mitico, ma con il contesto socio-culturale di S.
Die Kinder des Thyestes
come Euripide anche S. fa apparire in THS solo due bambini al momento sia dell’entrata in scena di Tieste (THS 404) sia della loro stessa morte (THS 691 ss.); allusione a Ov. met. VI, 636-660